giovedì 23 ottobre 2014

Diffusione del fagiolino, coltivazione e ricette popolari

Legume originario del centro-sud America (in particolare Messico e Perù), vide la sua importazione in Europa molto tardivamente (solo dopo i viaggi di Colombo), mentre alcuni esemplari originari sono stati datati molto anticamente (anche 7000 a.C.).

Oggi è coltivato praticamente ovunque grazie alla sua ottima resistenza e adattabilità al terreno e alle condizioni climatiche, con una particolare diffusione in centro-sud America, Italia, Grecia e Turchia. In Italia, in particolare, esiste una varietà tipica chiamata "Meraviglia di Venezia".

Svariate le preparazioni culinarie possibili con i fagiolini, che vanno da primi piatti a insalate, da semplici contorni a piatti unici (come ad esempio la tradizionale Paella), da secondi piatti addirittura a dolci (torte e sformati).

Allegherò di seguito alcune delle ricette popolari, tradizionali e folkloristiche (anche di paesi e culture differenti) che utilizzano questo legume come alimento opzionale o principale.




Principali aree geografiche di origine del 
fagiolino:
1. Messico/Centro America
2. Perù/Cordigliera delle Ande

Fagiolini alla pugliese

I fagiolini alla pugliese, come si evince dal nome, rappresentano un tipico e saporito contorno della Puglia, e vengono preparati lessandoli in acqua salata, per poi saltarli in padella assieme ad un condimento di pomodori pelati insaporiti con olio extravergine di oliva, aglio, peperoncino e prezzemolo. 



Ingredienti

Fagiolini 1 kg, Aglio 2 spicchi, Olio extravergine di oliva 4-5 cucchiai, Peperoncino piccante 1 piccolo, Sale q.b., Prezzemolo tritato 2 cucchiai, Pomodori pelati 450 gr.

Preparazione

Per preparare i fagiolini alla pugliese iniziate spuntando fagiolini uno per uno, togliendo gli eventuali filamenti, che non dovrebbero essere presenti nei fagiolini teneri o novelli; lavateli con dell’acqua fredda e fateli lessare per circa 15 /20 minuti in acqua salata, dopodiché metteteli a scolare in uno scolapasta. Intanto lavate e tritate il prezzemolo, e passate al setaccio (o passaverdure) i pomodori pelati.
Ponete in un tegame l’olio, il peperoncino e l’aglio schiacciato, che farete imbiondire; aggiungete il passato di pomodoro e lasciate cuocere a fuoco allegro per qualche minuto, poi unite i fagiolini, aggiustate di sale e lasciate cuocere per altri 5 minuti; a questo punto spegnete il fuoco, spolverizzate il tutto con il prezzemolo tritato, mescolate e servite i fagiolini alla pugliese.

 Bavette al pesto, patate e fagiolini

Le bavette al pesto, fagiolini e patate è una versione piuttosto antica e arricchita della pasta con pesto, che potete gustare nei locali di cucina tipica in Liguria, e viene definita pesto ricco (o avvantaggiato). 



Ingredienti

Fagiolini 200 g, Patate 2 medie, Olio extravergine d'oliva 2 cucchiai, Pasta bavette 350 gr, Pesto alla Genovese 4 porzioni.

Preparazione

Per preparare le bavette al pesto, patate e fagiolini per prima cosa procuratevi 4 porzioni di pesto alla genovese. Lavate i fagiolini e spuntate le parti terminali, quindi lessateli in acqua salata, poi scolateli bene quando ancora risultano croccanti e tagliateli in due o tre parti. Sbucciate le patate, tagliatele a piccoli dadini (del lato di circa 1cm e ½) e mettetele a cuocere in abbondante acqua bollente e salata, quando l'acqua riprenderà a bollire versatevi anche le bavette che, così facendo, saranno pronte insieme alle patate.

In un’insalatiera ponete i fagiolini, l’olio ed il pesto. Aggiungete qualche cucchiaio di acqua di cottura al composto per renderlo più cremoso e mescolate delicatamente in modo da amalgamare bene gli ingredienti. Scolate bene la pasta con le patate, e versatela nel contenitore con il pesto e i fagiolini.


Mescolate ora molto bene tutti gli ingredienti ma con delicatezza per non spappolare le verdure, impiattate e servite le bavette al pesto, patate e fagiolini immediatamente guarnendo i piatti con delle foglie di basilico.

Wikipedia (català)

mercoledì 22 ottobre 2014

Il wok in musica

Ed eccoci al secondo appuntamento con RadioCose: la puntata di oggi riguarda il wok.

Anche qui le associazioni sono indirette, ma interessanti: nel primo brano un artista londinese, Daniel Waples, suona un Hang (in indonesiano Gamelan), strumento che ricorda un paio di wok uniti tra loro a formare un particolare "timpano" percussivo; nel secondo un duo reggae francese, dal nome I Woks Sound, si confrontano con le magiche atmosfere della città di Siviglia, contaminando la propria lingua natale con quella della città, che è appunto lo Spagnolo.

Keep it loud!

Daniel Waples performs on Hang




I Woks Sound - Asi Soy Yo



Il fagiolino in musica

Spulciando internet ho trovato alcune canzoni imparentate (almeno "alla lontana") con il fagiolino: la prima è una messa sacra orchestrale e corale per 40 voci, trascritta da Striggio ed eseguita, tra gli altri, da I Fagiolini (un coro londinese composto da sei voci a cui si aggiungono numerosi strumentisti), ed appartiene dunque a un repertorio religioso; la seconda è del gruppo statunitense Weezer, genere alternative rock, di un registro totalmente differente (basti notare la demenzialità del video e dei temi trattati; il titolo tradotto letteralmente sarebbe "Carne di maiale e fagioli"); la terza ed ultima è un'esecuzione di flamenco del maestro Pepe Habichuela.

N.B. Una menzione particolare va a un cantautore nostrano, Edoardo De Angelis, nel cui album Piccola Storia di Libertà è contenuto un brano, l'ultimo, dal titolo Fagiolino, del quale purtroppo non sono riuscito a reperire né video, né canzone, né testo.

Dateci un ascolto!


I Fagiolini Striggio Mass in 40 parts




Weezer - Pork And Beans




Pepe Habichuela - Soleà



domenica 19 ottobre 2014

Proverbs from the World.

"La fame tramuta i fagioli in mandorle"


Italian Proverb

"Quando canta l'assiolo, contadin, semina il fagiolo"


Italian Proverb

"A girl, a vineyard, an orchard, and a bean-field, are hard to watch."



Portuguese Proverb

"You think you are strong like the corn plant, yet the bean vine is already choking you."



Madagasy Proverb

"Better to eat beans in peace than to eat meat in distress."



Guatemalan Proverb


"If a man plants melons he will reap melons; if he sows beans, he will reap beans."

Chinese Proverb

"One bean does not make a whole meal."

Morocco Proverb

"Words in conversation are like beans, one breaks them off where they are ripe."

Bantu Proverb

"Allah gives dried beans to eat to him who has no teeth left."

Moroccan Proverb

giovedì 16 ottobre 2014

Un "fagiolino" particolare: Fasulén

Fasulén, nome dialettale romagnolo di Fagiolino Fanfani, è una delle maschere più conosciute ed amate nella tradizione del carnevale romagnolo la cui nascita si fa risalire alla fine al '700 a Bologna Il suo nome sembra derivare da un bruco che vive sui faggi e che ha nelle zampe posteriori due appendici che assomigliano a bastoncini che usa per picchiare gli altri bruchi.

Fagiolino è un popolano sempliciotto ed ignorante (importante sottolineare le origini pressoché uniche di classe proletaria di questa maschera) che si crede però fine e colto; in lui arguzia, malignità, volgarità e sincerità si combinano con una furbizia contadina che lo rendono un anti-eroe popolare in cui la classe popolare può facilmente riconoscersi.

È caratteristica la sua cuffia bianca da “monello” bolognese; magro e segaligno, nervoso e dispettoso, vanta doti di grande amatore, anche se impegnato con Rosaura, energica servetta che gli tiene testa.

"Povero di portafoglio, ma ricco di appetito” la sua perenne ricerca di denaro, di fortuna e di cibo (iconiche le tagliatelle, il suo piatto preferito) lo proiettano in mille avventure fantastiche, fra maghi malvagi e draghi sputafuoco, vecchie streghe e lupi affamati. Il confronto con l’aspetto magico e fantastico nonché spaventoso dell’esistenza è il perno su cui ruotano molte delle storie che lo vedono protagonista, armato della prontezza che gli permette di risolvere ogni situazione, dell'ironia e della leggerezza giovanile che lo contraddistinguono e del fedele bastone che lo difende da ogni pericolo e che utilizza ad ogni occasione per sonore randellate sulla “ciribiricoccola” (come usa chiamar lui la testa) dei suoi antagonisti.

Suo compare di avventure ed ugualmente amato per la sua stoltezza è il fedele Sganapino, che gli fa da spalla in ogni occasione e che spesso è il destinatario delle sue burle, ai quali si affiancano altri personaggi della commedia dell’arte che ritornano nel tradizionale carnevale romagnolo: Sandrone, tipica maschera modenese che rappresenta il contadino ingenuo e rozzo provvisto di un vocione sonore e di due solidenti davanti, Brighella furbo ed intrigante con una parlata mista di accenti bergamaschi e veneziani, ed il dottor Balanzone “dotto” e pedante universitario che sproloquia in un latino maccheronico e “sputasentenze”.

Ma resta la maschera di Fasulén ad incarnare il personaggio più caratteristico della tradizione carnevalesca romagnola, il primo attore in ogni piéce teatrale messa in scena in questo periodo ed inoltre fortunato ed amato burattino, uno degli zanni nei siparietti della commedia dell'arte tipica dell'epoca.





Fagiolini & Wok

Fagiolino [fa'ʤɔlo] [dim. di fagiolo] dal lat. phaseŏlus, gr. ϕάσηλος; fr. haricot; sp. judía, habichuela; ted. Gartenbohne; ingl. bean; baccello verde e immaturo di una varietà di fagiolo che si mangia lessato o in tegame. È detto anche cornetto.





Wok [uòk]  [inv.] sostantivo cantonese corrispondente al cinese ant. huo, mod. guo; pentola cinese a uno o due manici, per lo più di ghisa o altri metalli pesanti e generalmente del diametro dai 30 ai 40 cm, con caratteristico fondo sferico grazie al quale è possibile abbreviare i tempi di cottura ed economizzare olio e altri condimenti.




Def. tratte dall'enciclopedia Treccani